L’ICF
La Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell’OMS comprende la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), l’International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems 10th revision (ICD-10), l’International Classification of Health Interventions (ICHI) e Classificazioni derivate.
L’ICF fornisce, attraverso un linguaggio unificato e standard, un modello di riferimento per la descrizione della salute e degli stati a essa correlati.
Riconosciuta come una delle Classificazioni delle Nazioni Unite, l’ICF rappresenta lo strumento adeguato per la realizzazione di mandati internazionali a difesa dei diritti umani nonché di normative nazionali.
L’OMS raccomanda l’uso congiunto di ICD-10 per codificare le condizioni di salute e di ICF per descrivere il funzionamento della persona.
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute fornisce una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute come interazione tra individuo e contesto; inoltre, costituisce un linguaggio comune per la descrizione della salute e delle condizioni a essa correlate con lo scopo di migliorare la comunicazione fra operatori sanitari, ricercatori, pianificatori, amministratori pubblici e popolazione, incluse le persone con disabilità.
La Legge 5 febbraio 1992 n. 104, più nota come Legge 104/92, è il riferimento legislativo “per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. Il presupposto è che l’autonomia e l’integrazione sociale si raggiungono garantendo alla persona in stato di handicap e alla sua famiglia adeguato sostegno.
Il Profilo di funzionamento
Il Profilo di funzionamento di cui all’articolo 12, comma 5, della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, che comprende la diagnosi funzionale e il profilo dinamico-funzionale, è redatto da un’unità di valutazione multidisciplinare, nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale, composta da:
a) uno specialista in NeuroPsichiatria Infantile o un medico specialista esperto nella patologia che connota lo stato di salute del minore;
b) almeno due delle seguenti figure: un esercente di professione sanitaria nell’area della riabilitazione, uno psicologo dell’età evolutiva, un assistente sociale o un pedagogista o un altro delegato, in possesso di specifica qualificazione professionale, in rappresentanza dell’Ente locale di competenza.
Il Profilo di funzionamento è il documento propedeutico e necessario alla predisposizione del Piano educativo individualizzato (PEI) e del Progetto individuale; definisce anche le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali utili per l’inclusione scolastica.
Il Profilo di Funzionamento è redatto con la collaborazione dei genitori o di chi esercita la responsabilità genitoriale del soggetto nonché, nel rispetto del diritto di autodeterminazione nella massima misura possibile, della studentessa o dello studente con disabilità, con la partecipazione del Dirigente Scolastico o di un docente specializzato sul sostegno didattico.
Il Profilo deve essere aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia, nonché in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona.
La Diagnosi Funzionale
La Diagnosi Funzionale, che dovrebbe essere redatta secondo la logica dell’ICF, deve contenere tre elementi:
- indicazione di menomazione/difficoltà,
- risorse,
- risorse che possono essere fruite per il progetto di crescita.
La DF dovrebbe essere frutto di un lavoro collegiale da parte di un’equipe medica multidisciplinare, prevedendo l’intervento di tutte le persone che si occupano del soggetto (psicologo, pedagogista, etc.). La DF deve essere presentata al momento dell’iscrizione a scuola per essere discussa in sede collegiale e interprofessionale con l’intervento dei medici che hanno elaborato la stessa.
La DF deve essere formulata in modo da contenere sia aspetti diagnostici che aspetti prognostici, in relazione all’inclusione, organizzati per aree e deve fornire informazioni riguardo a:
- necessità e opportunità di protesi, ausili e altre tecnologie di aiuto;
- supporti riabilitativi con o senza l’aiuto di di operatori;
- prescrizione medica di farmaci da assumere in orario scolastico, responsabile incaricato della somministrazione e orari;
- elenco degli operatori che devono o possono intervenire a scuola;
- eventuali supporti alla mobilità, compreso trasporto da e per scuola;
- ogni altra informazione inerente a prestazioni, interventi, operazioni e compiti che possono giovare al soggetto.
La DF deve, quindi, contenere informazioni riguardo compatibilità e sostenibilità di esperienze e attività per facilitare i processi di sviluppo, compatibilità e livello di sostenibilità degli obiettivi previsti per la classe e raccordi con gli obiettivi specifici e il contesto della classe.
Cosa deve fare la Scuola
Sulla base della Diagnosi Funzionale, delle indicazioni fornite dagli specialisti della NeuroPsichiatria Infantile che hanno in carico il soggetto e del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione della Scuola, il Consiglio di Classe procede all’elaborazione del Piano Educativo Individualizzato, ossia lo strumento attraverso cui si disegna un percorso didattico inclusivo per gli alunni con disabilità.
Il PEI
A partire dall’a.s. 2021/2022, il Ministero dell’Istruzione ha elaborato un modello di Piano Educativo Individualizzato nazionale con lo scopo di uniformare e standardizzare la documentazione.
Il documento fissa gli obiettivi e le attività che si faranno durante l’anno scolastico e costruisce la trama di collaborazione tra scuola e famiglia. Nel PEI, infatti, devono essere indicati gli obiettivi educativi che si vogliono raggiungere, gli strumenti e le attività che si utilizzeranno per conseguirli e i criteri di valutazione. Si tratta, quindi, di un documento complesso, che fa da raccordo tra tutti gli interventi che vengono realizzati durante l’anno, coordinandoli e integrandoli. Per questo motivo, il PEI è destinato a periodiche verifiche e cambiamenti, per adattarlo all’evoluzione dell’alunno.
Normativa
Decreto interministeriale n. 182 del 29 dicembre 2020
Linee guida – Modalità di assegnazione delle misure di sostegno e modello di PEI
Modello di PEI per la scuola dell’infanzia
Modello di PEI per la scuola primaria
Modello di PEI per la scuola secondaria di I grado
Tabella individuazione fabbisogni di risorse professionali per il sostegno e l’assistenza
Nota n. 40 del 13 gennaio 2021
2009: Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità
2017: Decreto Legislativo 66 (aggiornato con D.Lgs 96/2019):